La Puddhica Salentina |
Denominata "Cuddhura" detiene numerosi sinonimi come: Cuddhura cu l’oe, palomba, palummeddhra, panareddhra, puddhica, puddhica cu l’oe o Puddhricasciu.
Cuddhura,
dal bizantino kollùra, è un tipico dolce pasquale di antichissima origine e
diffuso in tutto il Salento, ove da paese a paese, assume le più diverse
denominazioni quali: cuddhure cu l’oe, palombe, palummeddhre, panareddhre,
ecc…. .
Oggi
sono preparate anche in versione dolce
con della pasta da biscotti (Panareddhra). Ma non è stato sempre così: originariamente,
infatti, erano preparate con della comune pasta di pane sagomata a forma di
colomba, panierino, galletto, bambola e guarnite con uova con il guscio. La
pasta veniva semplicemente pennellata in superficie con l’uovo sbattuto per
conferirgli un aspetto lucido, esteticamente più accattivante. Era un pane
rituale e come tale non si pretendeva che dovesse avere un sapore
particolarmente grato. In passato, durante la Quaresima si manteneva uno
stretto digiuno durante il quale era rigorosamente vietato “‘ncammarare” ovvero consumare carne uova e persino formaggio,
quindi quando il mezzogiorno del Sabato Santo cadeva il panno e le campane
annunziavano la Resurrezione, si rompeva immediatamente il digiuno, mangiando
questa sorta di ciambella con le uova.
Quelle
a forma di animale (solitamente galletto) o di bambola, venivano donate ai
bambini e nessun giovane da ragazzo poteva esimersi dal regalarne una,
generalmente a forma di panierino, alla “zita”
. Tradizioni analoghe permangono nelle altre province della Puglia, ma
anche in Grecia e, soprattutto, in Albania.
In
Puglia la tradizione è ancora molto osservata ma oggigiorno è più probabile che siano preparate a base di pasta dolce.
Noi vi consigliamo questo procedimento.
Di cosa avete bisogno:
1 kg di Farina
300 gr di Zucchero
230 gr di Burro
5 gr di ammoniaca
8 uova
8 uova per farcire
Come Funziona:
Ponete la farina su una spianatoia e mettete nel centro del cratere lo zucchero, il burro, l'ammoniaca e 8 uova. Impastate tutti gli ingredienti, fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Tirate una sfoglia con il matterello, di circa 4 o 5 mm, poi ritagliate la forma desiderata e ponetevi sopra un uovo con tutto il guscio, che avrete tenuto a bagno in acqua e bicarbonato per una decina di minuti e sciacquato sotto acqua corrente. Bloccatelo con listarelle di pasta, o treccine, ottenute lavorando la pasta stessa, spennellate con un uovo sbattuto affinchè diventi lucido dopo la cottura e decorate con granella di zucchero, codette colorate o piccoli confetti. Infornate per circa 20 minuti, in forno preriscaldato, a 215°C.
E come sempre Buon Divertimento dal GLAB !